L’orientamento, per definizione, è l’insieme delle tecniche che permettono di riconoscere, attraverso l’uso di una cartina, la propria posizione all’interno di un terreno non noto, in genere individuando attraverso una bussola la direzione del Nord. L’Orientamento od Orienteering (dall’inglese “to orient”) è divenuta anche una disciplina sportiva, nata più di un secolo fa nei paesi scandinavi. Nell’orienteering si riconoscono diverse discipline:

ORIENTEERING_Logo_CO
Corsa
orientamento
(C-O)
ORIENTEERING_Logo_SCIO
Sci
orientamento
(Sci-O)
ORIENTEERING_Logo_MTBO
Mountain bike
orientamento
(Mtb-O)
ORIENTEERING_Logo_TRIALO
Orienteering
di Precisione
(Trail-O)

A queste si aggiungono delle specialità più curiose quali l’Orientamento in canoa (Canoe-O) praticato soprattutto negli U.S.A. presso i delta dei fiumi e l’Orientamento a cavallo (Horse-O)

Chi non ha mai provato l’orientamento non può certo capire perché ci si diverte tanto, ma chi ha anche solo cominciato a cimentarsi nel bosco lo percepisce immediatamente: la gara con se stessi oltre che con gli altri, l’avventura in una natura spesso incontaminata, la sfida con l’ignoto armati solo di carta e bussola sono solo alcuni aspetti di questa affascinante disciplina del running. 

ORIENTEERING – STORIA

Le origini dell’orienteering vengono in genere fatte risalire al 1887, quando in Norvegia, vicino a Bergen, si ha notizia di una prova di sci orienteering. L’anno zero per lo sport orientamento è comunque il 1919 quando, nei dintorni di Stoccolma (Svezia), venne organizzata la prima gara ufficiale di orientamento, in cui presero parte 202 concorrenti: nel 1975, nel corso del congresso IOF di Stoccolma, è stato inaugurato un monumento nel luogo di partenza di quella gara.

La prima gara internazionale si disputò nel 1932 fra Svezia e Norvegia; in seguito si segna un rapido incremento di partecipazione per questa nuova ORIENTEERING_Logo_IOFdisciplina sportiva, che via via si diffonde in Danimarca, URSS, Svizzera, Ungheria, Cecoslovacchia e pure oltreoceano negli USA. Un ulteriore notevole contributo allo sviluppo dell’orienteering si ebbe nel maggio 1959 con la fondazione dell’International Orienteering Federation (IOF).

In Italia l’orientamento è arrivato con un certo ritardo rispetto ad altri Paesi: vide un primo sostegno dai gruppi sportivi militari che, negli anni ’50, cartografano la zona dei Laghi di Monticolo in provincia di Bolzano, e vi disputano il “Trofeo Buffa”. In seguito a queste competizioni militari il 26 ottobre 1975 nasce il CTO (Comitato Trentino di Orientamento), che dal 13 al 15 novembre 1975, ospita a Trento una riunione della Commissione Promozione e Propaganda dell’IOF. Nel 1976 la cartina militare di Ronzone diventa una vera carta da orientamento e in questo impianto cartografico si disputano i primi campionati italiani.

ORIENTEERING_Logo_FISONel 1986, anche per merito di Vladimìr Pàcl, nasce la Federazione Italiana Sport Orientamento (FISO). E’ da questa data che l’orienteering italiano inizia a farsi conoscere a livello internazionale, anche attraverso l’organizzazione di competizioni internazionali come a Castelrotto nel 1993.

Gli sforzi attuali a livello internazionale sono volti a promuovere l’inserimento dell’orienteering nei Giochi Olimpici, sforzi che fino ad oggi non hanno avuto successo nonostante l’Orienteering possieda già da un po’ di tempo la sua “Coppa del Mondo” (Orienteering World Cup) ed un suo “Campionato Mondiale” (World Orienteering Championships). Questo perché il luogo delle competizioni è spesso lontano dalle città e quindi dagli sponsor e la durata della manifestazione è tutt’al più lunga come la corsa individuale di ogni atleta. Gli sforzi per sviluppare un formato adatto ad essere inserito nei giochi olimpici si stanno focalizzando sul Park-O (Orienteering nei parchi cittadini) e sulla staffetta a corta distanza (sprint). Alle olimpiadi di Nagano (1998) è stato inserito lo Sci-O a titolo dimostrativo (medaglia d’oro assegnata all’italiano Nicolò Corradini), ma l’iniziativa non ha avuto nessun seguito. Sono infatti falliti i tentativi successivi di inserire lo sci orienteering nel programma dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, cosiccome nel 2010 a Vancouver. Nemmeno per la XXII Olimpiade Invernale del 2014 in Russia lo sci orientamento ha potuto avere un suo piccolo spazio, nemmeno a livello dimostrativo.

ORIENTEERING – REGOLE
ORIENTEERING_Percorso_SL’Orienteering, detto anche Sport dei boschi, consiste nell’effettuare un percorso predefinito caratterizzato da punti di controllo chiamati “lanterne”  e con l’aiuto esclusivo di una bussola e di una cartina molto dettagliata a scala che può variare da 1:2.000 a 1:15.000. Luogo di svolgimento sono i boschi ma possono essere utilizzati gli ambienti naturali in generale, compresi i centri abitati.

ORIENTEERING_LanternaUn percorso standard consiste in una partenza indicata sulla carta tramite un triangolo, in una serie di punti di controllo indicati sulla carta tramite dei cerchi centrati sugli oggetti da trovare ed un punto di arrivo, indicato tramite due cerchi concentrici. Sulla carta i punti di controllo sono numerati in ordine progressivo e collegati attraverso delle linee ad indicarne l’ordine di percorrenza, anche se poi sul terreno ogni atleta decide come percorrere il tragitto tra due lanterne consecutive (scelta di percorso).
I punti di controllo sono materializzati sul terreno attraverso la cosiddetta lanterna: un paletto con riportato un codice identificativo, un telo triangolare bianco e arancione ed un punzone per testimoniare il passaggio.

Per ogni punto di controllo viene fornito al concorrente il codice identificativo e la descrizione indicante il tipo di oggetto, le caratteristiche, le dimensioni, la posizione della lanterna, ecc. (descrizioni punti) secondo una simbologia stabilita a livello internazionale (IOF Control Description).

Per testimoniare il passaggio sui punti di controllo fino a qualche anno fa veniva utilizzato un cartellino cartaceo con apposite casella che venivano marcate attraverso la punzonatrice posta su ciascuna lanterna.

ORIENTEERING_SI-CardNegli ultimi anni tale sistema è stato sostituito da un più moderno e comodo sistema elettronico chiamato Sport-Ident, che attraverso un chip elettronico, detto SI-Card o bricketto, permette la registrazione dei passaggi ai punti di controllo: lo scarico dei dati presso l’arrivo consente di verificare immediatamente la correttezza dei passaggi, nonché di conoscere e confrontare tutti gli intertempi.

Vi sono diverse formule di gara, ovvero metodi diversi per lo svolgimento delle competizioni: la formula classica prevede partenze individuali scaglionate a cronometro dove gli atleti partono a qualche minuto l’uno dall’altro; la formula con partenza in linea viceversa prevede che tutti i concorrenti partano allo stesso istante; la gara a  staffetta prevede che i primi frazionisti partano in linea, mentre i successivi all’arrivo del frazionista precedente; la gara a sequenza libera non definisce l’ordine di ritrovamento delle lanterne ma spetta al concorrente la scelta migliore; la gara score a tempo invece prevede che in  un tempo massimo prestabilito ogni concorrente trovi più punti di controllo possibili, ognuno dei quali in relazione alla distanza e alla difficoltà ha un punteggio definito.

ORIENTEERING – DISCIPLINE
 ORIENTEERING_Logo_COCORSA ORIENTAMENTO (CO)
Una corsa di orientamento si può svolgere in vari ambienti: in zone campestri, tra i boschi, in ambiente montano, ma anche in un centro abitato, tipicamente in un centro storico. Fra quest’ultime si vuole qui ricordare in particolare il Meeting di Venezia, gara internazionale di corsa di orientamento che si svolge per l’appunto nell’intricata rete di vicoli, calli, ponti e canali del capoluogo veneto.

ORIENTEERING_Foto_COLo spirito della gara chiede ai concorrenti sia la velocità nella corsa per gli spostamenti verso la successiva lanterna, sia contemporaneamente la capacità di orientarsi in zone di non facile lettura; per riuscire bene sono quindi necessarie sia doti atletiche di velocità e di resistenza, sia capacità di interpretazione della mappa a disposizione e degli ambienti nei quali ci si viene a trovare, sia padronanza psicologica delle situazioni. Per la varietà delle prestazioni richieste e delle relative preparazioni e per lo stimolo alla comprensione degli ambienti nei quali il partecipante viene immerso, la corsa e gli altri sport di orientamento vengono considerati altamente educativi.
La corsa di orientamento richiede un’attrezzatura poco costosa, ma da curare con attenzione in relazione al terreno di gara e al clima: una tuta che permetta di muoversi agilmente e di traspirare, scarpe adatte al percorso, ghette robuste nel caso di percorso campestre o boschivo, bussola, occhiali adatti al movimento e alla lettura.
ORIENTEERING_Logo_SCIOSCI ORIENTAMENTO (Sci-O)
Le prime manifestazioni di tale sport ebbero origine alla fine del diciannovesimo secolo in Norvegia, grazie ad un gruppo di appassionati che volle testare l’abilità dei concorrenti nel seguire tracce lasciate nella neve dalle slitte che trainavano i tronchi con l’uso di carte topografiche. Lo sci-orientamento è disciplina prettamente scandinava, ma ha avuto un buono sviluppo anche in Russia e Italia, Svizzera e Austria, oltre che in Australia, Canada e Nuova Zelanda.

ORIENTEERING_Foto_SCIOL’Italia ha assunto un ruolo di primo piano non tanto per il numero di praticanti che è comunque ristretto, quanto per l’abilità del pluricampione del Mondo Nicolò Corradini: nativo della Val di Fiemme ha dominato ai Campionati Mondiali del 1994 in Val di Non (Italia), del 1996 a Lillehammer (Norvegia) e del 2000 a Krasnojarsk (Russia); ha inoltre conquistato la medaglia d’oro a Nagano (Giappone), dove lo sci orientamento era presente come disciplina dimostrativa Olimpica.
Lo sci orientamento prevede che il concorrente, con le tecniche e gli attrezzi dello sci di fondo, ritrovi i punti di controllo posti lungo una rete di piste e tracce battute sul territorio. Tali piste a secondo della larghezza e delle caratteristiche sono segnalate sulle cartine con apposito tratteggio; un leggio girevole con incorporata la bussola e ancorato al petto tramite delle bretelle permette la consultazione continua della carta mantenendo le mani sui bastoncini.
ORIENTEERING_Logo_MTBOMOUNTAIN BIKE ORIENTAMENTO (Mtb-O)
Questa disciplina rappresenta un connubio tra la mountain bike e lo spirito dell’orientamento alla ricerca nel minor tempo possibile dei punti di controllo che contraddistinguono il percorso corretto. Tale disciplina è stata riconosciuta ufficialmente nel 1996 dalla Federazione Internazionale I.O.F., e va diffondendosi nei Paesi Scandinavi, nell’Europa Centrale, in Francia, nella Repubblica Ceca ed ultimamente anche in Italia.

ORIENTEERING_Foto_MTBOLe doti che un bike-orientista deve possedere sono una buona padronanza del mezzo meccanico e la capacità di interpretare con precisione e velocità le diverse soluzioni che il tracciato propone per raggiungere i diversi punti di controllo. Per poter leggere la carta mentre si pedala ed avere le mani libere per la guida, il concorrente dispone di un leggio girevole fissato al manubrio.
La caratteristica fondamentale del Mountain Bike Orientamento è data dal fatto che è obbligatorio, pena la squalifica, percorrere esclusivamente le strade ed i sentieri segnati in carta, evitando tagli o scorciatoie su terreno naturale.
 

ORIENTEERING_Logo_TRIALOORIENTAMENTO DI PRECISIONE (Trail-O)
Il Trail Orienteering è una disciplina che si basa su una lettura molto precisa della carta. Tale disciplina è stata sviluppata per offrire a chiunque, comprese le persone con disabilità fisiche, la possibilità di partecipare ad una gara di orienteering perfettamente alla pari con gli altri concorrenti, poiché la velocità di movimento non è determinante ai fini della gara. Proprio per permettere a chiunque di parteciparvi le strade ed i sentieri che costituiscono il percorso di gara devono essere facilmente percorribili anche da carrozzine a spinta o a motore.

Gli atleti devono identificare sul terreno dei punti segnati in cartina e distinguerli da punti fasulli ad essi vicini. Esistono delle lanterne a tempo in cui per ogni concorrente un giudice cronometra il tempo necessario per scegliere la lanterna. Il punteggio finale viene dato dal numero di lanterne riconosciute correttamente; a parità di scelte esatte vince chi impiega minor tempo a “pensare”.

ORIENTEERING – CARTINA

Per carta da orientamento si intende una cartina “approssimata”, a causa della sfericità della terra, “ridotta”, avendo rimpicciolito la superficie riprodotta secondo un rapporto o proporzioni fisse, e “simbolica”, poiché le particolarità geografiche vengono riportate sulla carta mediante una simbologia ben precisa ed internazionale (le carte da orientamento sono convenzionalmente uguali in tutto il mondo). Le carte da orientamento hanno una scala ben precisa: solitamente 1:10.000 o 1:15.000, anche se nei centri urbani la scala può arrivare ad un dettaglio di 1:7.500, 1:5.000 e talora anche 1:2.500.

ORIENTEERING_Cartina      ORIENTEERING_Legenda

La simbologia è standard e decisa dalla Federazione Internazionale di Orientamento: punti di riferimento per ogni cartografo sono i documenti ISOM (International Specification for Orienteering Maps) e ISSOM (International Specification for Sprint Orienteering Maps), che definiscono nel dettaglio i colori, i tratteggi, le linee, gli spessori, le dimensioni, i simboli,  da utilizzare per la rappresentazione grafica del territorio. Ai seguenti link è possibile scaricare le ultime versioni dei documenti menzionati, compresi gli standard per cartine di Sci-O e Mtb-O.

ORIENTEERING_Logo_COISOM 2000
International Specification for Orienteering Maps
(Simbologia per le Carte di Orientamento)
VARIE_bandiera_ENG VARIE_bandiera_ITA
ORIENTEERING_Logo_COISSOM 2006
International Specification for Sprint Orienteering Maps
(Simbologia per le Carte di Orientamento per gare Sprint)
VARIE_bandiera_ENG VARIE_bandiera_ITA
ORIENTEERING_Logo_MTBOISMTBOM 2010
International Specification for MTB Orienteering Maps
(Simbologia per le Carte da Mountain Bike Orientamento)
VARIE_bandiera_ENG VARIE_bandiera_ITA
ORIENTEERING_Logo_SCIOISSkiOM 2014
International Specification for Ski Orienteering Maps
(Simbologia per le Carte da Sci Orientamento)
VARIE_bandiera_ENG VARIE_bandiera_ITA
ORIENTEERING – GARE

Ogni anno si svolgono nel mondo migliaia di competizioni di Orienteering, dalle gare promozionali fino agli eventi internazionali. Oltre al sito della FISO dove è possibile trovare tutte le gare e manifestazioni che si svolgono in Italia ogni anno, si riportano di seguito i link relativi alle più grandi e  importanti manifestazioni sportive del mondo.